Problemi da runner: come evitare irritazioni, vesciche e altri fastidi comuni

Salute e benessere

I suggerimenti degli esperti per prevenire irritazioni, vesciche e altri tre inconvenienti minori (ma fastidiosi) molto diffusi tra i runner.

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Come evitare le irritazioni e quattro altri problemi comuni dei runner

Quasi tutti gli atleti e le atlete sanno che il piacere della corsa può portare con sé alcune piccole difficoltà, come in qualsiasi sport. Alcuni problemi tipici da runner, incluse le fratture da stress e altri infortuni legati al sovrallenamento, possono accompagnarti per parecchi mesi. Spesso, però, sono le piccolezze a risultare più fastidiose, se non terribili.

Pensiamo ai classici problemi da runner come le vesciche ai piedi, le irritazioni da sfregamento tra le cosce e anche le unghie nere. Se da un lato possono sembrare soltanto un piccolo prezzo da pagare per godersi le gioie del running, questi elementi di disturbo apparentemente insignificanti, se non affrontati con tempestività, possono causare in breve tempo delle battute d'arresto.

Sebbene sia facile accettare che simili inconvenienti facciano parte del gioco, non dev'essere necessariamente così. Abbiamo chiesto agli esperti di condividere i loro consigli migliori per prevenire e risolvere i problemi più comuni legati al running, in modo da evitarli il più possibile e poter correre con più comfort.

I cinque problemi da runner più comuni

  1. 1.Irritazioni

    Innanzitutto, qual è la causa delle irritazioni? Gli esperti spiegano che questo inconveniente è causato dallo sfregamento della pelle su un'altra porzione di pelle o sui vestiti.

    "Lo sfregamento può avvenire in qualsiasi punto del corpo, ma cosce, inguine, ascelle e capezzoli sono le parti più soggette", spiega Hadley King, M.D. e dermatologa certificata di New York, specializzata in dermatologia medica e cosmetica.

    Quindi, cosa può alleviare le irritazioni? Per evitare attriti e irritazioni della pelle durante la corsa, King consiglia di:

    • Togliere i vestiti bagnati di sudore subito dopo il workout. "Indebolendo la naturale funzione di barriera della pelle, l'umidità può peggiorare le irritazioni e rendere quindi la pelle più vulnerabile", afferma. "Applica talco per assorbire l'umidità e non tenere addosso troppo a lungo capi di abbigliamento bagnati di sudore".
    • Ungere la pelle "Applica vaselina o altri prodotti anti-sfregamento, come un gel di cera, nei punti più esposti", consiglia. "In questo modo, tra la pelle e i vestiti da allenamento si crea una barriera che riduce l'attrito".
    • Fare scelte di abbigliamento intelligenti. Indossare capi aderenti, realizzati con materiali in grado di assorbire l'umidità (in generale, tessuti sintetici come poliestere, nylon e micromodal) può favorire l'allontanamento del sudore dalla pelle. "E cerca cuciture lisce per evitare sfregamenti", sostiene.

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    Se soffri di irritazioni da sfregamento, King raccomanda di applicare una crema lenitiva o emolliente sulla pelle pulita e asciutta. Quindi, consiglia di fare una pausa o dedicarsi a un'altra attività fino alla completa guarigione, per evitare il rischio di ulteriori danni o infezioni.

    "Se la zona è gonfia o molto dolorante, consulta un dermatologo", afferma. "Potrebbe essere necessario un trattamento a base di cortisone per uso topico per ridurre l'infiammazione, o di un antibiotico se l'area è infetta".

  2. 2.Vesciche

    "Le vesciche sono generalmente causate dall'attrito tra due porzioni di pelle o dallo sfregamento di un dito contro l'altro o della pelle contro le scarpe, dal tessuto della scarpa o da una calzata stretta", spiega Sidney Weiser, D.P.M e podologo presso il Quality Podiatry Group di Chicago.

    Per prevenirle, è fondamentale ridurre gli attriti. Esistono molte strategie per farlo:

    • Abbandonare le calze di cotone. Scegli invece calze realizzate in tessuto traspirante come nylon, poliestere o lana merino. "L'umidità indebolisce la pelle, rendendola più vulnerabile alle conseguenze dello sfregamento", sottolinea Weiser. "Può anche aumentare lo scivolamento all'interno della calza, a sua volta potenziale causa di ulteriori infortuni".
    • Utilizzare talco e/o una sostanza che unga. Se i tuoi piedi sono soggetti a sudorazione abbondante, Weiser consiglia di applicare il talco prima di indossare le calze. È inoltre possibile applicare prodotti a base di vaselina nei punti più esposti agli sfregamenti, in modo da ridurre l'attrito e la formazione di bolle.
    • Raddoppiare le calze sottili. "Indossare un secondo paio di calze può essere d'aiuto, perché in quel modo lo sfregamento si verifica tra i due strati di calze anziché tra la calza e la pelle", suggerisce Daniel M. Dean, M.D. e chirurgo ortopedico con borsa di studio in chirurgia del piede e della caviglia presso l'Illinois Bone & Joint Institute.
    • Assicurarsi che la misura delle scarpe sia quella giusta. Come spiega Dean, se le scarpe sono troppo strette, possono esercitare una pressione eccessiva sui piedi e sfregare dove non devono. Se invece sono troppo larghe, il piede scivolerà e l'attrito conseguente può provocare vesciche.
    • Utilizzare una protezione. Weiser consiglia di applicare un pezzo di fustagno o del gel per la prevenzione delle vesciche sulle zone dei piedi su cui hai già avuto vesciche in passato.

    Se ti si forma comunque una vescica, evita di scoppiarla. "Se si riesce a mantenerlo al suo posto, lo strato superiore della pelle è la cura migliore per la vescica e previene le infezioni", afferma Dean. Se la vescica diventa dolorosa, fatti aiutare a drenarla in sicurezza richiedendo una consulenza medica o podologica. Nel frattempo, "copri l'area della vescica con una garza sterile, applica un'apposita pomata antibiotica e indossa scarpe aperte fino alla guarigione", suggerisce Weiser.

  3. 3.Unghie danneggiate

    Per la maggior parte, le unghie dei piedi di chi pratica il running possono apparire un po' bruttine o persino leggermente danneggiate: sono, infatti, molto soggette ai danni provocati dalla corsa. Un gran numero di runner ha dovuto confrontarsi almeno una volta con le terribili unghie nere, oppure con le unghie incarnite.

    Il problema delle unghie nere si verifica quando il sangue resta intrappolato sotto l'unghia. "Le unghie nere sono il risultato di un microtrauma causato dall'impatto delle dita dei piedi contro il bordo delle scarpe, che provoca il cosiddetto 'ematoma subungueale': una parola complicata per definire il sanguinamento sotto le unghie", spiega Dean.

    Anche le unghie incarnite, che si verificano quando il bordo dell'unghia inizia a crescere all'interno della pelle, possono essere la conseguenza di un trauma ripetuto. Secondo Weiser, scarpe dalla calzata inadatta e sbilanciamenti nel piede possono acuire l'insorgenza di questo problema.

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    Infine, le unghie possono danneggiarsi a causa del ripetuto impatto sul terreno. Secondo Dean, l'ispessimento delle unghie dei piedi può avere origine proprio dal trauma e si tratta fondamentalmente di una cicatrice dell'unghia. Oppure può anche essere sintomo di un'infezione fungina.

    "Se si presenta solo di colore bianco probabilmente è solo una conseguenza del trauma, ma se si notano delle discromie è opportuno richiedere una consulenza sanitaria professionistica", suggerisce.

    Per evitare problemi alle unghie, Dean consiglia di verificare che tra la parte anteriore della scarpa e il dito del piede più lungo (che potrebbe essere l'indice) ci sia almeno una distanza della larghezza di un dito della mano.

    Weiser aggiunge che anche mantenere le unghie ben curate può essere utile. Ciò significa tagliarle regolarmente, ma non così corte da esporre il letto ungueale o sentire dolore.

  4. 4.Calli

    Fortunatamente i calli, ossia l'ispessimento della pelle nelle zone molto soggette a pressione e attrito, appaiono peggiori di quello che sono. Secondo Dean, in realtà possono persino risultare utili, perché fanno da cuscinetto naturale per le zone dei piedi che più ne hanno bisogno. "In generale, il mio consiglio è di lasciarli stare a meno che non siano dolorosi, perché sono lì per un motivo: rappresentano una naturale protezione del corpo".

    I calli sono presenti spesso nei piedi che lavorano particolarmente sodo, tuttavia esistono alcune strategie per ridurli e ammorbidirli. Weiser suggerisce, se possibile, di eliminare la fonte di attrito, eventualmente inserendo un qualche tipo di imbottitura, oltre a pediluvi serali con acqua calda per 20 minuti, seguiti dall'applicazione di un prodotto idratante.

    Dean aggiunge che, se si desidera, è possibile utilizzare una pietra pomice per ammorbidire lo strato superiore della pelle, più secco e indurito. È bene però non agire in modo troppo aggressivo e non ricorrere a strumenti affilati.

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    Se un callo diventa particolarmente fastidioso o doloroso, richiedi una consulenza medica o specialistica podologica. Una figura professionale è in grado di rimuoverlo, ma provare a farlo autonomamente può provocare infezioni (e problemi più rilevanti di un inestetismo su un piede).

  5. 5.Infiammazioni da vento

    "Le infiammazioni da vento si verificano quando la combinazione di vento, bassa umidità e basse temperature danneggia la barriera cutanea", spiega King. "Ciò indebolisce la capacità della pelle di proteggersi, provocando arrossamenti, secchezza cutanea e screpolature".

    In presenza di infiammazioni da vento la pelle può bruciare e presentarsi calda al tatto, pungere, prudere o cadere, per cui è facile confondere questi sintomi con quelli di una comune scottatura.

    Qual è il modo migliore per curare le infiammazioni da vento? Tre parole: idratare, idratare, idratare. King consiglia di cercare un prodotto idratante che contenga agenti umettanti (come acido ialuronico e glicerina) per idratare, emollienti (come squalene e ceramidi) per proteggere la barriera cutanea e occlusivi (come petrolato, cera d'api e siliconi) per mantenere l'idratazione.

    "È opportuno evitare ingredienti che possano essere irritanti come alcol, acido salicilico, perossido di benzoile, retinoidi o acido glicolico fino alla completa guarigione", afferma. "Si possono inoltre utilizzare pomate all'1% di idrocortisone per ridurre l'infiammazione, nonché altri ingredienti lenitivi come l'aloe vera o la farina d'avena".

    Anche se ti viene la tentazione, evita di stuzzicare o grattare via la pelle. Questo, infatti, aumenterà l'infiammazione e la sensazione di fastidio, oltre ad allungare le tempistiche di guarigione. Quando esci in una giornata ventosa, applica quella stessa lozione o unguento idratante per proteggere la pelle dalle irritazioni.

    Testo di Amy Marturana Winderl

Data di pubblicazione originale: 13 giugno 2022

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