Cosa causa la periostite tibiale e come evitarla

Salute e benessere

Stai correndo e, improvvisamente, senti una fitta su entrambe le tibie. Scopri cosa sta succedendo e come evitare che si ripeta in futuro.

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Cosa causa la periostite tibiale e come evitarla

Non appena superato un certo chilometraggio di corsa, avverti un dolore sordo o un dolore acuto e improvviso lungo le tibie. Cosa può essere?

"La periostite tibiale, detta anche sindrome da stress tibiale mediale, notoriamente è provocata dall'usura eccessiva, presente di solito nelle persone che si dedicano troppo alla corsa", spiega Marcus Owens, dottore in fisioterapia presso il Tallahassee Orthopaedic & Sports Physical Therapy.

La buona notizia è che la periostite tibiale non è considerata di gravità tale da necessitare un parere chirurgico o richiedere l'utilizzo di uno stivale ortopedico. In alcuni casi, specialmente se affrontata in tempi brevi, può guarire semplicemente prendendosi una pausa dall'allenamento ad alta intensità e trattandola con impacchi di ghiaccio. Ecco come fare un passo indietro e prevenire gli infortuni.

Qual è la causa della periostite tibiale?

Come afferma Owens, la vera causa della periostite tibiale non è del tutto nota, ma esistono due teorie tenute in grande considerazione dagli esperti di medicina dello sport. Secondo la prima, piegare ripetutamente la tibia (il più grande delle due ossa dello stinco) per via di attività come la corsa crea un trauma sulla gamba.

La seconda teoria, invece, sostiene che, quando i muscoli della parte inferiore della gamba si contraggono troppo, vanno a premere sull'osso tibiale causando stress, nello stesso modo in cui tirare una tenda può sforzare l'asta soprastante. In entrambi i casi il problema è l'eccesso di carico, come spiega Carol Mack, dottoressa in fisioterapia, dietista e trainer di forza e preparazione fisica presso il CLE Sports PT & Performance. Ecco perché alcune persone tendono a sentirsi meglio non appena smettono di fare running: il carico diminuisce immediatamente, eliminando la fonte di stress.

Cause e soluzioni della periostite tibiale

La principale causa di periostite tibiale è il sovrallenamento, un concetto molto più ampio di quanto si possa pensare.

"Quando parliamo di training, è importante tenere presente che il punto non è solo quanto si corre", spiega Mack. "Ma anche l'intensità degli allenamenti, così come le superfici su cui si impatta. Ad esempio, le corse tranquille hanno intensità molto diverse rispetto agli sprint, così come i terreni collinari sono molto diversi dalle superfici piane."

Queste variabili agiscono sul corpo in modi diversi anche per quanto riguarda le ossa tibiali e i muscoli della parte inferiore delle gambe, come i polpacci. Altri fattori che possono indurre il sovrallenamento e provocare la periostite tibiale, nonché le relative soluzioni, sono:

  • Modalità della corsa: come spiega Mack, una falcata troppo lunga può impattare con più forza sulle tibie generando maggiore stress. Questo accade quando il punto di contatto con il terreno è eccessivamente spostato in avanti rispetto al centro di gravità, con una gamba dritta e rigida che offre un minore assorbimento dell'urto legato all'atterraggio. La falcata troppo lunga può causare problemi anche a ginocchia e fianchi. Puoi correggere questo stile di corsa accorciando leggermente il passo, facendo attenzione a non atterrare sul tallone e assicurandoti di mantenere il busto in posizione verticale senza inclinarti in avanti.

  • Tollerabilità al training: secondo Mack, l'approccio generale al training ha la sua importanza. Se sei in buona forma e soffri comunque di periostite tibiale (o altri infortuni da usura), rivaluta la tua strategia di recupero. Segui una corretta alimentazione, dormi un numero di ore sufficiente e concentrati sulla gestione degli stress emotivi, facendo attenzione anche al tempo di recupero tra gli allenamenti. Tutti questi fattori possono incidere significativamente sulla prevenzione.

  • Superfici: il posto in cui corri è importante e, in alcuni casi, la periostite tibiale si presenta non appena si affronta una salita o ci si avventura su un sentiero irregolare. In altri casi può accadere il contrario, come per chi corre abitualmente sullo sterrato e accusa la periostite tibiale quando invece si trova sulla strada o sul marciapiede, perché la superficie dura aumenta la quantità di forza che le ossa devono assorbire. Come spiega Mack, ciò non significa che si debba correre solo su una superficie, perché variare è utile ai fini dell'allenamento. Per mantenersi al sicuro, il suo suggerimento è quello di ridurre l'intensità quando si corre su una nuova superficie, per esempio limitandosi a una corsa leggera in salita anziché affrontare uno sprint, o fare una combinazione di camminata e corsa su sterrato se non si ha l'abitudine di correre su quel tipo di terreno.

  • Muscoli più deboli nella parte inferiore delle gambe: uno stress ripetuto su muscoli non allenati può essere causa della periostite tibiale, come afferma Mack. Per questo, può essere utile svolgere esercizi di rinforzo per la parte inferiore del corpo come affondi, squat e stacchi da terra.

"Una strategia di prevenzione ben nota è quella di aumentare l'attività in modo graduale, seguendo un programma di allenamento", aggiunge Owens. "Ciò potrebbe significare correre o allenarsi a intervalli, con un aumento della durata o dell'intensità dell'attività di settimana in settimana."

Altre soluzioni, come il nastro kinesiologico o il rafforzamento, possono aiutare, ma dovrebbero comunque essere considerate temporanee. È meglio risolvere la causa scatenante del problema esaminando le caratteristiche dell'allenamento.

Per concludere

In generale, la periostite tibiale può essere considerata un vantaggio: funge da campanello di allarme che segnala un inizio di sovrallenamento, permettendoti così di regolare intensità e distanze in modi più adeguati al tuo corpo.

Prima di sperimentare autonomamente queste strategie, però, consulta il tuo medico o fisioterapista per assicurarti che non si tratti di una frattura da stress. Una volta chiarito questo aspetto, un fisioterapista può controllare il tuo passo di corsa e aiutarti a mettere in pratica le correzioni che ti aiuteranno a guarire.

Testi a cura di Elizabeth Millard

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Data di pubblicazione originale: 21 aprile 2022

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