Ti presentiamo Sally Nnamani, coach di basket

Questo campo è tutto per le ragazze

PeacePlayers, Brooklyn

Sally Nnamani è riservata per natura, ma quando gioca a basket, è sfrontata più che mai. "Vai e dai il massimo. Non importa cosa ti dicono quando esci da quella palestra".

Il basket le ha offerto la possibilità di sviluppare la fiducia in se stessa, ma c'è voluto un po' prima che riuscisse a trovare lo stesso spirito fuori dal campo.

È stato il suo fratello maggiore a farle conoscere questo sport, quando si sono trasferiti dalla Nigeria a New York. Essere "la nuova" del gruppo comportava alcune sfide, ma il basket le offriva uno spazio sicuro.

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Fuori dal campo, però, aveva qualche difficoltà a creare legami con i suoi coetanei. "Ero chiusa e non interagivo con le persone. Il mio coach era una persona eccezionale, mi seguiva negli allenamenti, ma non sapeva come introdurmi nella squadra".

Più Sally giocava, più si rendeva conto che la comunicazione era fondamentale per totalizzare punti. "Per vincere, e per vincere alla grande, non hai altra scelta che parlare con le tue compagne di squadra quando sei in campo. Deve crearsi una sorta di cameratismo".

Al college, capì che la capacità di relazionarsi con le compagne di squadra in campo si trasferiva anche negli altri ambiti della sua vita. "Grazie allo sport, ho iniziato a sentirmi perfettamente a mio agio di fronte a nuove esperienze. È così che sono diventata coach".

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"Quando ho iniziato a giocare ero semplicemente una bambina tranquilla di terza media. Man mano che miglioravo, la gente cominciava a dire che potevo avere successo nel basket."

Sally Nnamani
Coach di basket

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Divenuta direttrice di PeacePlayers Brooklyn, un'organizzazione no-profit che punta a far crescere la prossima generazione di leader attraverso il basket, Sally, oggi, sfrutta le sue esperienze per rafforzare la fiducia dei bambini in se stessi, sia dentro che fuori dal campo. Vede il basket come le fondamenta per insegnare a questi bambini il lavoro di squadra e il senso di responsabilità, ma, soprattutto, che ognuno di loro ha un valore".

"Cerchiamo di offrire loro l'opportunità di scoprire un mondo più grande", afferma. "C'è molto di più. E tu ne fai parte [di PeacePlayers]. Non importa da dove vieni o dove vivi".

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