Courtney Banghart - Come riprendersi da una pesante sconfitta

Coaching

Courtney Banghart, giocatrice di basket della UNC, spiega a un'atleta appassionata che l'importante non è il risultato, ma cercare di perseguirlo dando il massimo.

Ultimo aggiornamento: [data]
Come recuperare dopo una grande sconfitta

"Chiedi al coach" è una rubrica di consigli per aiutarti a mantenere la massima concentrazione.

D:

Ciao Coach,

Il calcio è la mia vita. Adoro giocare, sono piuttosto brava e sono in squadra con tutte le mie amiche più strette. Dopo aver vinto per due anni di fila il campionato di stato delle scuole superiori, la scorsa stagione siamo uscite ai playoff. Non sopporto perdere, e in tutta sincerità non sono riuscita a digerire la sconfitta. Ora sono preoccupata per la stagione che ci attende non appena potremo riprendere. Le nostre tre migliori giocatrici si sono diplomate e le più giovani chiamate a sostituirle non sono alla loro altezza. Questo sarà anche il mio ultimo anno da senior e l'ultima occasione per vincere con la mia scuola. Non credo di essere abbastanza brava da entrare in una squadra universitaria, quindi voglio uscire di scena in grande stile. Come posso superare la delusione della scorsa stagione?

Reagire eccessivamente alla sconfitta
Calciatrice di 17 anni

R:

Non ci sono dubbi, la sconfitta brucia. Ma preferisco perdere piuttosto che non giocare affatto.

Ho vissuto molte sconfitte cocenti, sia da giocatrice che da coach. Nel 2015, a Princeton, siamo arrivate ai playoff come squadra della Ivy League con il seed più alto nella storia della NCAA e unica squadra di basket imbattuta nella Division I, sia femminile che maschile.

Abbiamo perso al secondo turno davanti a più di 18.000 spettatori. Ti lascio immaginare.

A fine partita, negli spogliatoi ho detto alle mie giocatrici: "Lo so che fa male. Fa male anche a me, ma non vuol dire che abbiamo fallito. Vuol dire che abbiamo dato il meglio di noi stesse".

È vero, hai perso. Si può dare il 1.000 per cento e perdere comunque. Ma mettiamo in chiaro una cosa: non sei una perdente. C'è una sola squadra che vince, ma ce ne sono tante che danno il massimo. E se dai il massimo, sei una vincente.

Come recuperare dopo una grande sconfitta

Prova a trasformare la tua paura della sconfitta in paura di non cogliere un'opportunità. Ho imparato alle superiori a cambiare la mia prospettiva in questo senso. Sono stata campionessa di stato di tennis, ma quando è arrivato il momento di difendere il titolo, mi sono trovata davanti un fenomeno. Avevo poche probabilità di vincere, ma sapevo che con la paura di perdere non valeva nemmeno la pena di scendere in campo. Cosa che non avevo nessuna intenzione di fare.

C'è una sola squadra che vince tutto, ma ce n'è più di una che dà il meglio di sé. E se dai il meglio di te, sei una vincente.

Quindi ci ho provato, con la speranza che sarebbe stata una pessima giornata per lei e una fantastica per me. Alla fine non è andata così. Non ho vinto. Ma giuro che giocare e perdere davanti a tutta quella gente contro un'avversaria di quel livello è stato comunque meglio che vivere con il rimpianto di non averci provato. E indovina un po'? Sono tornata l'anno seguente e ho vinto di nuovo il campionato (il fenomeno si era diplomato).

L'altra cosa che mi ha aiutato a trasformare quella sconfitta in una vittoria è stato semplicemente onorare il momento, sentire il dolore e poi superarlo. Guardati indietro quando smetterai di giocare, non mentre dai il massimo. Io, le mie giocatrici e gli atleti in generale, diamo il massimo e non smettiamo mai di inseguire i nostri obiettivi.

Su Twitter, utilizzo moltissimo l'hashtag #inpursuit, ovvero all'inseguimento. È il mio mantra. Non significa che sto inseguendo la prossima vittoria, ma piuttosto la prossima opportunità. E ho scoperto che più ti impegni, più grandi saranno le opportunità che incontrerai strada facendo.

Vedo una grande opportunità per te: un anno di ricostruzione. La sopravvivenza e l'evoluzione dipendono solo dalla capacità di adattamento. Lo ha affermato Darwin, con una frase che amo e a cui mi ispiro. Non inizi un anno di ricostruzione pensando che sarà terribile. Pensi invece a come puoi adattarti.

Più ti impegni, maggiori saranno le opportunità che incontrerai strada facendo.

Ci sono meno giocatrici forti in questa stagione. Ok, può succedere. Ma come puoi adattarti? Visto che nella tua squadra ci sono per lo più calciatrici giovani, potresti diventare una leader e spingerle a puntare in alto. Sono sempre stata affascinata dal fattore mentale dello sport. Infatti mi sono laureata in neuroscienze all'università. Probabilmente capisci subito che giochi meglio e impari più in fretta quando ti senti sicura di te. Quindi rafforzare l'autostima è un ottimo punto di partenza.

Quando giocavo, aiutavo le mie compagne a sentirsi più sicure in tanti modi: ci davamo il cinque, dopo una partita dicevo loro che avevano giocato alla grande, gli offrivo un passaggio per tornare a casa e si parlava di quello che era andato bene. Piccoli gesti come questi aiutano le persone a trovare la fiducia per superare i limiti che si autoimpongono. In più, sono le relazioni di questo tipo che ti porti dentro, non le vittorie o le sconfitte.

Quanto all'essere convinta che questa sarà la tua ultima chance, sei solo tu a porti questi limiti. Nel 2000 mi hanno offerto il mio primo incarico da allenatrice di tennis e basket. Ma per me non era un lavoro. Sono 20 anni che lo faccio e non potrei essere più felice. Hai ragione, potrebbe essere l'ultima volta che indossi la maglia della tua scuola, ma non significa che sei alla fine della tua carriera sportiva, a meno che non sia tu a volerlo. Sei l'unica che può stabilire quando e come mettere la parola fine.

Coach Banghart

Courtney Banghart è la Head Coach della squadra di basket femminile della University of North Carolina. Precedentemente Head Coach a Princeton, è stata nominata Naismith National Coach of the Year del 2015 e ha allenato la squadra nazionale statunitense femminile U23 nel 2017 in qualità di assistente coach. Cestista di punta del Dartmouth College, Banghart ha stabilito il record, ancora imbattuto, per i tiri da tre in carriera nella Ivy League. Inoltre, Banghart fa parte del consiglio di amministrazione della Women's Basketball Coaches Association e dell'NCAA Women's Basketball Oversight Committee.

Invia un'email a askthecoach@nike.com con una domanda su come migliorare il tuo approccio mentale nello sport e nel fitness.

Illustrazioni: Harrison Freeman

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Data di pubblicazione originale: 23 febbraio 2021

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