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Lorenzo & Gianluca

Air Max Tailwind IV

In occasione del ritorno di Air Max Tailwind IV abbiamo incontrato due grandi appassionati di sneakers e fan di Nike: Lorenzo Truffa, socio di Spectrum Store e Graffiti Shop, e Gianluca Tedesco, di Special Sneaker Club. Insieme, abbiamo parlato dei loro ricordi legati all’iconica silhouette e di quello che sognano per il futuro di questa sneaker.

Cosa rappresentano per te le Tailwind IV?

Lorenzo: “Per me rappresentano il periodo della fine degli anni ‘90, in cui le scarpe si sono evolute tantissimo: hanno cambiato faccia dal punto di vista del design, non solo design in quanto estetica, ma tecnica costruttiva. Si è visto poi l’utilizzo di nuovi materiali nella tomaia e un approccio molto più aggressivo […], da quel momento è cambiato il modo di disegnare le scarpe.”

Gianluca: “Tailwind IV, nel corso degli anni, è sempre stata una scarpa molto sottovalutata e spesso lasciata in disparte. Se la vedevi ai piedi di qualcuno era sicuramente un collezionista o comunque un appassionato del modello. Ciò che per me rappresenta Tailwind IV quindi, è la ricercatezza del prodotto e l'unicità nel possederlo.”

Le Tailwind sono state le prime scarpe Nike a vantare la tecnologia Air. Che peso hanno avuto nella storia delle sneakers?

Lorenzo: “L’inserimento della tecnologia Air nelle prime Tailwind del ’78 è stato un momento storico. L’approccio dell’industria è cambiato perché ha visto arrivare una richiesta sempre maggiore da parte di chi usava le scarpe per l’attività sportiva, e questa cosa ha cambiato tantissimo il design delle sneakers e il modo in cui i brand facevano ricerca e sviluppo. Nike ha cambiato la storia.”

Gianluca: “Hanno avuto sicuramente un peso enorme nella storia delle sneakers. Se Frank Rudy non avesse mai bussato alle porte di Beaverton per proporre la sua tecnologia Air nel '78, forse penso che non saremmo qui a parlare di tutto questo. È l'inizio di tutto ed è ciò che ha fatto cominciare un brand così giovane come Nike, che a quell'epoca aveva meno di dieci anni, a creare qualcosa di reale per i corridori e qualcosa di innovativo per tutti.”

Nell’ultimo anno, Nike ha proposto diverse varianti ibride fondendo due silhouette diverse. A quale altro modello di Nike uniresti le Tailwind IV?

Lorenzo: “Le Air Max Tailwind IV sono uscite nel '99, quell'anno sono uscite tantissime Air Max, anche molto simili fra di loro. Io, se dovessi ibridare la Tailwind, la ibriderei con qualcosa di super nuovo, totalmente diverso, magari con la suola delle 720, qualcosa che stacchi tantissimo rispetto a quello che è la scarpa reale.”

Gianluca: “Nonostante non sia un grande fan degli ibridi in generale, sicuramente una scarpa che unirei a Tailwind IV è Air Max 360. Sceglierei questo modello perché non sconvolgerebbe del tutto il design di Tailwind IV, ma gli darebbe un tocco veramente particolare.”

Invece, chi selezioneresti tra i collaboratori che solitamente lavorano con Nike per una partnership con protagonista la Tailwind IV?

Lorenzo: “In realtà non vorrei vedere i soliti collaboratori, le stesse realtà che collaborano con Nike, piuttosto vorrei vedere qualcosa di nuovo come è stato fatto quest'anno per l'Air Max Day: concorsi con designer emergenti o con realtà nuove, magari italiane, magari me.”

Gianluca: “Una delle collaborazioni che mi piacerebbe vedere con protagonista Tailwind IV sarebbe con Stüssy. […] Sicuramente creerebbe veramente qualcosa di importante. Ma se dovessi pensare a una realtà più attuale, mi verrebbe in mente una community come The Basement, che ha già collaborato per la creazione di una Nike Dunk. Sarei molto curioso di vedere cosa riuscirebbero a tirar fuori da un modello un po’ più complesso.”

Se dovessi associare le Tailwind IV a una zona di Milano, quale sceglieresti? E perché?

Lorenzo: “Se dovessi associare le Tailwind IV a una zona di Milano, tornerei indietro di vent'anni, nel '99, col mio Booster, mentre vado a trovare i mei amici in periferia est.”

Gianluca: “Se penso a una zona da associare a Tailwind IV, è sicuramente il centro, soprattutto la zona del Duomo. Ricordo ancora che quando ero ragazzo si aspettava il weekend per poter andare a fare il giro in centro e cercare la tua sneaker preferita, la più ricercata. Era proprio bello tornare a scuola il lunedì con la propria conquista della domenica.”

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