story

Se devi lavorare e sopravvivere, è bello farlo insieme ai tuoi amici. Per questo siamo ancora tutti qui.

Sono Keith Murray e sono il CCO dell'azienda. Io sono Hanni e sono il CCO. Io sono Romeo e sono il direttore creativo.

Faccio skate da tutta la vita. Così ho conosciuto Keith Hufnagle, e siccome ero anche un grande appassionato di sneakers, ho cominciato a frequentare il negozio, e alla fine sono riuscito a farmi assumere per i weekend.

Così potevi comprare più sneakers. Esatto. E poi non ho più lasciato. Io sono cresciuto a San Francisco. Quando i miei amici hanno iniziato a lavorare per HUF…

…ho fatto amicizia con Keith. Ho scoperto che era un designer e ho iniziato ad aiutarlo con le grafiche per le t-shirt e le tavole. Io vengo dall'East Coast. A un certo punto ho iniziato a vedere HUF e tutte le sue boutique.

Quindi quando è emersa la possibilità di lavorare per il brand l'ho colta subito. Ci lasciamo guidare dalla cultura.

Naturalmente il negozio ha una sua community, un luogo a cui appartiene. Chiunque lavori per il brand ha amici qui in città e questo ci permette di sapere cosa piace alla gente e di orientarci di conseguenza.

Agli inizi il focus era sul retail. C'erano le sneakers, lo streetwear, tanta arte. HUF proponeva tanti libri…

…vere e proprie sculture, come quelle di Mark Gonzalez. Perfino l'estetica dello store richiama il background di Keith da skater professionista, con il legno e il metallo.

Sono tutti elementi che raccontano chi è e chi era. Voleva dare al negozio un nome particolare… Yo. Ah voleva chiamarlo Yo? Esatto,

Yo

La sua ex-moglie egli disse: "No, si chiama HUF". Perché a New York il suo soprannome era Huf. Abbreviazione di Hufnagel. Anche lui era appassionato di sneakers. Soprattutto di Air Max. AM1 è la sua preferita di sempre.

Avere la possibilità di crearne una per lo store, è stata di per sé una grande occasione. Già. Keith e Anne avevano un cane, Bones,

che praticamente viveva con loro nello store. Quindi lo abbiamo disegnato. Il team di Nike lo ha trasformato in un portachiavi 3D.

Gli piaceva dormire nelle scatole Nike. La foto scattata da Anne di Bones che dorme nella scatola di scarpe è stata riprodotta sulla carta della scatola.

Il verde rappresenta il verde di HUF. Il grigio richiama la nebbia di San Francisco. Abbiamo omaggiato i ragazzi che all'epoca facevano la fila davanti al negozio.

Volevamo dare ai clienti di oggi, che non hanno vissuto gli esordi del brand, la possibilità di acquistare questa scarpa e capire perché è stata così importante nella nostra storia.

Questa silhouette rappresenta lo spirito con cui è stato fondato il brand. Vogliamo esserci anche nei prossimi vent'anni. Vent'anni sono una bella prospettiva, chissà cosa ci riserveranno.

Talking Shop

Nike Air Max 1 x HUF